La zainocrazia è un fenomeno emergente che offre una risposta costruttiva alle trasformazioni del nostro tempo.
La zainocrazia si oppone alla burocrazia, che è invece la risposta distruttiva offerta al nostro tempo da chi è spaventato dal cambiamento.
Al centro della zainocrazia c’è lo zainocrate, una persona capace di chiudere nello zaino quello che le serve per affrontare ogni esperienza: i profondi cambiamenti del mondo del lavoro, le incertezze dell’economia, le trasformazioni radicali che la rivoluzione digitale sta imponendo a ogni aspetto della nostra civiltà.
Come ogni altro fenomeno emergente, la zainocrazia pretende partigianeria: possiamo scegliere di crederci oppure non farlo. Zainocrazia significa quindi innanzi tutto intenzione: la voglia di avversare le stupide imposizioni della burocrazia, ripristinare la fecondità della meraviglia anche in età adulta, alleggerire il possesso per aumentare la frequenza delle esplorazioni, rassegnarsi alla noiosa fissità di un posto soltanto per il tempo necessario.
Chi s’interessa ai colori che la zainocrazia introduce nel mondo, si adopera per allargarne la cornice; agli altri non resta che accontentarsi della scala dei grigi burocratici.
Questo sito offre alcuni estratti dal libro Zainocrazia. Teoria e pratica di un futuro preferibile e raccoglie altri contenuti, sia inediti che già pubblicati altrove, per liberare il mondo dai burocrati.