Messaggio inequivocabile

Quello che è invece facile da equivocare è la strada che occorre imboccare per farlo. Ecco, stiamo per parlare di questo, al Mercato Centrale della Stazione Termini, Luigi Corvo, Simone Tani e io: per fare ritorno alla semplicità bisogna abituarsi a non temere la complessità – basta uno zaino compiutamente attrezzato.

Zainocrati illustri

“Sic et non”

Pietro Abelardo

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“L’uomo può trasformarsi: questo lo rende, a differenza degli animali, responsabile del suo essere. Questo non implica che tutti cambino, ma rinunciare a priori a tale possibilità significa negare a una parte degli uomini l’appartenenza alla propria specie – che è, peraltro, la definizione stessa di crimini contro l’umanità.”

Tzvetan Todorov

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“Decisioni riguardo alla scienza vanno prese in modo democratico, da tutti i membri della società, e non, come oggi accade, a seguito delle private macchinazioni teoriche di gruppuscoli di esperti. Questi esperti si servono di modelli astratti che non includono esseri umani con vitalità e soggettività propria, ma caricature di esseri umani, cose come il lavoratore, l’homo oeconomicus, l’artista, lo scienziato, e così via. La soluzione dei problemi non è lasciata alle persone che li vivono e soffrono, e la cui sensibilità è stata sviluppata dal contatto quotidiano con i problemi stessi, ma agli esperti. […] Non esistono soluzioni astratte ma solo soluzioni concrete ai problemi specifici di una nazione, una città, un villaggio. Queste nascono dall’iniziativa e dalle conoscenze dei loro cittadini, e non dalle astrazioni superflue e spesso dannose dei teorici della conoscenza.”

Paul K. Feyerabend

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“L’identità è una trappola in cui un numero sempre maggiore di topi deve dividersi l’esca originaria e che, osservata da vicino, forse è vuota da secoli. Più forte è l’identità, più è vincolante, più recalcitra di fronte all’espansione, all’interpretazione, al rinnovamento, alla contraddizione. L’identità diventa un faro, fisso, inflessibile: può cambiare la sua posizione il segnale che emette solo a prezzo di destabilizzare la navigazione.”

Rem Koolhaas

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“Ricerche scientifiche hanno dimostrato che la frequenza dei traslochi in età infantile è spesso associata alla creatività. Sembra che l’impulso creativo venga innescato dalla necessità di integrare punti di vista contrastanti sul mondo. Quando cambi casa, cominci a vivere una vita leggermente differente, e paragoni le novità con le esperienze precedenti, ti accorgi delle divergenze e delle similitudini, noti quello che più ti piace e quello che più ti manca, e appena fai tutto questo, la tua mente diviene più flessibile e capace di combinare pensieri e idee in modi nuovi e freschi.”

John Cleese

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“Non siamo sostantivi, siamo verbi. Non sono una cosa, un attore, uno scrittore… Sono una persona che fa cose, scrivo, recito, e non so mai cosa farò in seguito. Credo che si possa facilmente venire intrappolati quando si pensa a se stessi come sostantivi.”

Stephen Fry

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“Credo che, nella vita, l’essere non sia che un’illusione. Se ci rendiamo consapevoli e accettiamo il fatto che ci troviamo in uno stato mediano, ci muoviamo e che questo movimento è la natura delle nostre vite, e la smettiamo di nutrire l’aspirazione di raggiungere uno stato definitivo, conosciamo meglio la vita e ci poniamo nella condizione di giovarcene molto di più.”

Abbas Kiarostami

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“La durata lineare del tempo non è l’elemento centrale per comprendere la vita cerebrale. Una persona che sviluppi connessioni cerebrali, che scolpisca il suo cervello con apprendistati ed esperienze potenti e ricche, vive concretamente più vita di una persona la cui attività cerebrale sia minima.”

Miguel Benasayag

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“Non ho risposte semplici”

Stanley Kubrick

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