Ingegnosità collettiva: quando le risorse scarseggiano, è opportuno evitare di affidarsi all’eccezionalità dei talenti individuali (ci sono poche cose che fanno male al cambiamento organizzativo quando i programmi aziendali dedicati ai cosiddetti “young talents”), se si vuole organizzare uno schema organizzativo più equo e più efficace. Collective ingenuity, la definiscono i libri scovati in India (Jugaad innovation). Sull’ingegnosità collettiva è imperniato l’impianto concettuale della zainocrazia, un pattern che valorizza relazioni e divenienza anziché elementi e stabilità.

D’ingegnosità collettiva e superamento dei vincoli burocratici si parlerà venerdì 11 maggio (ore 14:30), nell’ambito degli incontri organizzati presso la mostra Smart City da Flows, la rivista digitale che racconta, in tre lingue, il pensiero dei flussi. Insieme a Santiago Caravaca (Partner Trivioquadrivio), che è un’autorità in fatto d’ingegnosità collettiva di stampo legale, interverranno Piero Pelizzaro (Chief Resilience Officer del Comune di Milano) e Francesco Ventura (responsabile Ambiente ed energie rinnovabili di OICE). Io avrò il piacere di moderare la conversazione, che si annuncia piuttosto interessante.